Piccola cronistoria della Parrocchia di Bidogno
(IlI parte)
Nulla di particolarmente notevole negli anni che corrono dal 1758 al 1815. Nel limitato orizzonte della vita parrocchiale troviamo, a intervalli irregolari, il succedersi dei parroci, portati via dalla morte o trasferiti ad altri incarichi. A don Carlo Costante Sarinelli succede il sacerdote don Giovanni Battista Mari di Lupo, parroco dal 1758 al 1784, ed a questi don Antonio Maria Cattaneo da Cagiallo (1784-1787) per lo zelo del quale vennero tenute per la prima volta le Missioni.
Intanto, nel più vasto orizzonte del mondo di allora, si fanno sentire le conseguenze dei principi della Rivoluzione francese, che creano, un po’ dovunque, situazioni nuove.
Nel 1803, i baliaggi ticinesi diventano la Repubblica del Canton Ticino, Cantone sovrano nella compagine federale.
Ecclesiasticamente, il Canton Ticino, continuò a rimanere soggetto, come prima, alla giurisdizione dei Vescovi di Milano e di Como.
Il nuovo Stato, però, specialmente negli anni 1846-1875, pretese indebitamente di legiferare anche in materia ecclesiastica. Cosi, tra gli altri abusi, trasferì ai Comuni il diritto di eleggere i parroci e di incameraree i beni parrocchiali 36).
Anche in archivio è dato di vedere tuttora come i vecchi registri, contenenti i verbali delle assemblee parrocchiali e delle sedute della Fabbriceria, portino, alla fine di ogni verbale, il timbro della Municipalità di Bidogno.
Al ministero pastorale della parrocchia si avvicendarono in questi anni i sacerdoti don Giovanni Domenico Quirici (1787-1796) ; don Michelangelo Fumasoli da Vaglio (1796-1815); don Giacomo Galetti di Origlio (1815-1861).
Durante la cura di quest’ultimo, tra le opere materiali, ricordiamo: il presbiterio e l’abside dell’oratorio della Madonna, costruiti dal 1825 al 1828; la posa della campana mezzana sul campanile della chiesa parrocchiale, acquistata mediante contributo, stabilito in Assemblea parrocohiale, di un tanto per fuoco.
In quest’anno 1828 fu pure sostituito il vecchio e cadente castello delle campane, con uno nuovo pure in legno.
Si pose pure mano alla costruzione dei due cimiteri: quello attiguo all’oratorio di S. Fermo per le frazioni di Albumo e Corticiasca, benedetto il 25 luglio 1831; e quello di Bidogno, benedetto il 23 aprile 1843. Da questo anno si abbandonò l’uso di seppellire i morti nel sagrato della chiesa parrochiale, nel quale, fino ad allora, erano stati sepolti circa 3050 morti. Nel 1846, l’altare dell’oratorio della Madonna veniva completato dal mermorino Galli Angelo con i gradini superiori dell’altare e il tabernacolo 37).
Fra le opere di carattere spirituale, va menzionata la predicazione delle Missioni, tenute in parrocchia, per la seconda volta, dai Missionari Oblati di Rho, nel gennaio del 1844.
Il parroco don Galetti, quasi ottantenne, rinunciava alla parrocchia nel dicembre 1861.