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Assemblea parrocchiale Consiglio parrocchiale

Avvenuta assemblea parrocchiale ordinaria il 25 maggio

Il 25 maggio 2021 si è tenuta l’assemblea ordinaria che, oltre alle normali trattande, prevedeva le nomine statutarie per il prossimo quadriennio.
Il presidente del Consiglio parrocchiale Gianpiero Palmieri, il vice presidente Erminio Fontana e la signora Marina Domeniconi, membro del Consiglio parrocchiale, già da qualche tempo avevano manifestato di non più candidarsi per un nuovo mandato e si è quindi dovuto procedere al non facile compito di trovare dei sostituti.
Ringraziamo nuovamente gli uscenti del loro impegno e di tutto quello intrapreso, negli scorsi anni, a favore di tutta la Comunità parrocchiale di Bidogno.
Dopo l’assemblea ordinaria e dopo la prima riunione del nuovo esecutivo, con piacere annunciamo che il Consiglio parrocchiale è così composto:

  • Alessandro Bader, presidente
  • Mariano Pietro Ponci, vice presidente
  • Piergiorgio Ceresa, membro
  • Don Ernesto Barlassina, membro di diritto
  • Graziano Mini, membro e segretario

Un sentito ringraziamento a tutte quelle persone che con il loro prezioso aiuto e contributo, aiutano il Consiglio parrocchiale a svolgere al meglio i propri compiti.

Mons. Ernesto Barlassina, Graziano Mini

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Articoli di giornale Bidogno Carusio Storia

Vivi e morti a Carusio chiedono la strada

Tratto da “Illustrazione Ticinese” del 16 maggio 1953

Carusio, paese dell’Alta Capriasca che amministra­tivamente dipende da Corticiasca, ma che di na­tura è legato a Bidogno per tutte le esigenze della vita quotidiana, si lamenta – e giustamente – di non possedere una strada che lo unisca a questo Comune.

Il traffico da e per Bidogno avviene su un disa­giato sentiero, a volte persin pericoloso, il quale, ad un dato punto, incontra un ponticello di legno che spesso è travolto dal cattivo tempo.

Per chiedere la costruzione della già da tempo progettata strada, perlomeno di carattere agricolo, gli abitanti di Carusio mostrano alle autorità ed ai Ticinesi tutti questa, invero sconfortante, visione di come avviene un funerale nel loro paese.

La bara dev’essere portata a mano per quaran­tacinque minuti d’impervio sentiero, passando per tratti dove un piede messo in fallo può costare la vita. Si pensi, d’inverno o in giornate di tempo av­verso, quale difficoltà incontra il funebre accompagnamento per raggiungere il Cimitero di Bi­dogno!

Effettivamente, a Carusio, se la vita quotidiana non è facile, anche la morte è dura.

Giustizia vuole che tali deplorevoli condizioni siano eliminate e che Carusio abbia finalmente il suo congiungimento stradale (che del resto non mi­surerebbe nemmeno due chilometri) con Bidogno.

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