Il Consiglio parrocchiale
In linea generale il Consiglio parrocchiale (in seguito CP) è il classico organo esecutivo preposto all’amministrazione dell’ente da cui dipende: cioè della Parrocchia. Da questo punto di vista può essere assimilato, a livello locale, al Municipio per il Comune politico, rispettivamente all’Ufficio patriziale per il Patriziato. In linea più particolare il CP si differenzia da quest’ultimi nella misura in cui, secondo il principio “d’autorità” che caratterizza l’ordinamento della Chiesa, è detentore di quelle competenze residue che normalmente spettano all’organo legislativo, cioè l’Assemblea.
In forza di ciò è considerato l’organo più importante della Parrocchia.
Dagli organi degli enti locali si differenzia in particolare:
- spetta al CP nominare il Presidente, scegliendolo nel proprio seno;
- i suoi membri non sono tenuti a prestare giuramento davanti al Giudice di pace;
- la Municipalità ha il diritto di nominare uno o più membri all’interno del CP;
- è un organo esecutivo comprendente anche membri di “diritto”, infatti il Parroco titolare della Parrocchia è membro di diritto del CP.
I membri di un CP variano da 3 a 7 con un numero di supplenti da 2 a 5 persone. Il nostro CP è composto di 5 persone.
Si tratta, in conclusione , di un tipico organo collegiale, e come tale è tenuto ad amministrare, gestire e rispondere dei suoi atti all’Assemblea, rispettivamente se del caso all’Ordinario.